venerdì 2 marzo 2012


La quaresima è uno dei tempi forti che la Chiesa cattolica e altre chiese cristiane, celebrano lungo l'anno liturgico. È il periodo che precede la celebrazione della Pasqua e che, secondo il rito romano, dura quarantaquattro giorni (partendo dal mercoledì delle Ceneri) mentre, secondo il rito ambrosiano, ne dura quaranta, a partire dalla domenica successiva al Martedì Grasso. Tale periodo è caratterizzato dall'invito insistente alla conversione a Dio. Sono pratiche tipiche della quaresima il digiuno ecclesiastico e altre forme di penitenza, la preghiera più intensa e la pratica della carità. È un cammino di preparazione a celebrare la Pasqua che è il culmine delle festività cristiane.
Ricorda i quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto dopo il suo battesimo nel Giordano e prima del suo ministero pubblico. È anche il periodo in cui i catecumeni vivono l'ultima preparazione al loro battesimo.

Si dice abitualmente che la durata della quaresima è di quaranta giorni: in realtà il calcolo esatto arriva (nel rito romano) a quarantaquattro giorni. Alla fine del IV secolo, e ancora oggi nelrito ambrosiano, la quaresima iniziava di domenica (1º giorno), durava cinque settimane complete (5x7=35 giorni) e si concludeva il giovedì della settimana santa (altri 5 giorni), per un totale di quaranta giorni esatti. Poi alla fine del V secolo l'inizio venne anticipato al mercoledì precedente la prima domenica (altri 4 giorni), e furono inclusi il Venerdì Santo e il Sabato Santo nel computo della quaresima: in tutto 46 giorni. Ciò era dovuto all'esigenza di computare esattamente quaranta giorni di digiuno ecclesiastico prima della Pasqua, dato che nelle 6 domeniche di quaresima non era (e non è) consentito digiunare. Con la riforma del Concilio Vaticano II il Triduo Pasquale della passione, morte e risurrezione di Cristo ha riacquistato una sua autonomia liturgica, e il tempo di quaresima termina nel rito romano con l'Ora Nona del Giovedì Santo. Per questo oggi la quaresima dura dal Mercoledì delle Ceneri fino al giovedì santo, per un totale di quarantaquattro giorni; i giorni di penitenza prima della Pasqua restano però ancora 40. Mentre per il rito Ambrosiano la quaresima inizia la domenica dopo il mercoledì delle ceneri romano e termina anch'essa con l'Ora Nona del Giovedì Santo per un totale di quaranta giorni esatti a ricordo dei giorni di digiuno di Gesù nel deserto. Nella determinazione della durata ebbe grande peso il numero quaranta che ricorre nell'Antico Testamento molte volte.
Le risonanze principali che hanno a che fare con la quaresima sono:
  • i quaranta giorni del diluvio universale
  • i quaranta giorni passati da Mosè sul monte Sinai
  • i quaranta giorni che impiegarono gli esploratori ebrei per esplorare la terra in cui sarebbero entrati
  • i quaranta giorni camminati dal profeta Elia per giungere al monte Oreb
  • i quaranta giorni di tempo che, nella predicazione di Giona, Dio dà a Ninive prima di distruggerla
Nel Nuovo Testamento ci sono alcuni passi chiave nei quali si parla di quaranta giorni:
  • i quaranta giorni che Gesù passò digiunando nel deserto.
  • i quaranta giorni in cui Gesù ammaestrò i suoi discepoli tra la resurrezione di Gesù e l'Ascensione
Un altro riferimento significativo è rappresentato dai "quaranta anni" trascorsi da Israele nel deserto.
Il carattere originario della quaresima fu riposto nella penitenza di tutta la comunità cristiana e dei singoli, protratta per quaranta

Questo periodo inizia con il mercoledì delle Ceneri, quando tutto il popolo di Dio riceve il segno delle ceneri, e si estende fino al giovedì santo. In questa sera si celebra la messa in Coena Domini, facendo così memoriale dell'istituzione del ministero sacerdotale e del sacramento dell'Eucarestia, nonché del comandamento dell'Amore. Questa messa apre le celebrazioni del Triduo Pasquale. Nelle messe della quaresima non si canta l'alleluia né si recita il gloria, e si usa il colore viola per i paramenti liturgici, fatta eccezione per le feste, le solennità e la quarta Domenica, detta Laetare (dall'inizio dell'introito in latino della messa) nella quale si può scegliere il rosa. In quaresima e fino al Gloria della Veglia Pasqualesono inoltre proibiti il suono dell'organo e degli altri strumenti musicali in chiesa, se non per accompagnare il canto, i matrimoni e l'ornamento floreale degli altari, eccetto che nelle feste, nelle solennità e nella domenica Laetare.