Di Giancarlo e company
Gruppo
ministranti
Grazie a don
Franco e don Mino, quest’anno siamo riusciti a realizzare un sogno che
portavamo nel nostro cuore da tanto tempo “il campo ministranti” infatti a
termine del ciclo di incontri settimanali; parlando anche con i genitori sentivamo
l’esigenza di trascorre dei giorni nei quali concludere il nostro percorso
annuale. I ragazzi subito entusiasti della proposta hanno accettato e hanno
trascorso insieme a noi tre bellissimi giorni pieni di attività, fratellanza e
gioia.
Di FRANCESCO PERRINI
Ministrante Scuole elementari
Quest'estate noi ministranti abbiamo
potuto vivere,dal 29 al 31 luglio, la bella
esperienza del primo campo estivo, presso la struttura “Villaggio Boncore”, vicino Torre Lapillo, a pochi chilometri da Nardò.
La partenza era fissata nella prima mattinata del 29 luglio: abbiamo “beccato” tre giornate caldissime di luglio ma questo
non ci ha scoraggiati e soprattutto non
ha scoraggiato i responsabili e gli animatori, che nonostante il caldo si sono dati tanto da fare per noi!!!
Nei tre giorni ci siamo divertiti molto, con le
diverse attività: il mare, il bellissimo
mare di Porto Cesareo,ovviamente non sono mancate le partite di calcio, ma la cosa più divertente sono state le
rappresentazioni teatrali che abbiamo
inventato con l'aiuto di Piero: la prima era “Lo scippo”, poi c'era “La giornata tipo di un ministrante” e un breve brano
dedicato a Giancarlo, una
rivisitazione della canzone di Checco Zalone,
“Angela” in una ragazza cara al nostro capo. Quante
risate! Naturalmente
abbiamo dedicato diversi momenti della giornata alla preghiera: era Abramo il tema principale del campo. E' stato
emozionante pregare nel boschetto al
buio, dove abbiamo assaporato la bellezza del silenzio sotto le stelle! Con noi c'era anche don Mino che, oltre a
guidarci nella preghiera, ha scherzato
con noi e ha condiviso tutti i momenti!
Prima di tornare sentivamo il bisogno di
ringraziare tutti: Giancarlo, Don Mino,
Antonio, Giuliano, Piero e le generose mamme che si sono offerte per stare con noi, in particolare Anna, la favolosa cuoca
del nostro primo campo!!!
Di ALESSANDRO BOFFOLO
Ministrante Scuole
medie
Finalmente … un
campo estivo per i ministranti .
Il mio cuore era pieno di gioia al pensiero di poter
condividere dei giorni con i miei amici ministranti .
Arrivati a Torre Lapillo ci siamo divisi in gruppi:servizio
pulizia (che si occupava di apparecchiare e sparecchiare la tavola e di pulire
gli ambienti) guidato da Antonio , catechesi ( che organizzava le letture ed i
brani da commentare per i momenti di preghiera) guidato da Giuliano ed
animazione (che organizzava le scenette e preparava dei giochi per la sera)
guidato da Piero.
La nostra giornata iniziava con un momento di preghiera e
subito dopo la colazione, di corsa andavamo al mare e qui lanciavamo in aria i
teli e ci tuffavamo in acqua, giocavamo con la palla, spingevamo i più grandi
nell’ acqua fino a farli bagnare dalla testa ai piedi.
A pranzo ci attendevano le mamme con dei piatti “stratopici
“, finito il cibo (nel vero e proprio senso della parola, visto che divoravamo
tutto) ci dividevamo per un’oretta nei tre gruppi organizzando il resto della
giornata.
Durante il pomeriggio giocavamo nella grande pineta che
c’era all’esterno della struttura, dove avevamo anche montato una tenda…”la
tenda di Abramo”; infatti il campo aveva come tema: “Abramo, amico di Dio”.
Vicino alla tenda ci riunivamo per pregare tutti insieme e
la seconda sera abbiamo fatto anche una bellissima veglia.
La sera, dopo la cena, vedevamo le scene organizzate dal
gruppo dell’animazione guidato da Piero che erano un continuo ridere, dalla
scenetta dello scippo alla canzone riadattata di Checco Zalone “Angela”. Dopo tutto questo era
impossibile riuscire a prendere subito sonno e quindi iniziavano le lotte con i
cuscini che prontamente Don Mino e Giancarlo “stoppavano”.
Di questo campo mi è piaciuto tutto ed in particolare con
Abramo ho capito l’importanza dell’amicizia, della testimonianza dell’amore e
della gioia di Gesù.
Come dice Papa Francesco: “La giovinezza bisogna metterla in
gioco per i grandi ideali, domanda a Gesù che cosa vuole da te, e si
coraggioso, si coraggiosa, domandagli!”.